7 maggio, Day 23. L'inaugurazione del "Principato di Camobi"

     Mi alzo presto, faccio una doccia e di seguito colazione nel principato di Camobi salutando Claudio intento a preparare il caffè per sua moglie. Esco a prendere il bus verso il centro e sono colpito da una raffica di vento gelida che inaugura l'inizio dell'inverno brasileiro. Gli sbalzi di temperatura raggiungono anche i 22-25 gradi dal giorno alla notte, ovvero: un bel modo per prendersi un'influenza o peggio ancora la voglia di andare in qualche spiaggia nel nord-est del paese mandando definitivamente a cagare il mondo intero.
     In mattinata io e Germano facciamo due lezioni riguardanti i nostri “cavalli di battaglia” (già affrontati ieri) ma con altre classi della Cicero Barreto utilizzando come traduttrice prima la gentile Fernanda, figlia di un'insegnante locale, ed infine Nachos, che si rende disponibile alla "grande impresa". L'esperienza si rivela interessante e divertente. A parte i giovani tamarri con gli occhiali da sole e lo sguardo colmo di noia che inondano la classe. Forse un giorno venderanno mobili di lusso pensando agli stupidi italiani che volevano proporgli stupide idee per stupidi nuovi modi di pensare. Fuck.
    Sulla strada del ritorno ci fermiamo a fare pranzo presso il Chicken-in con i soliti ultra-convenienti 6 reales. Nel pomeriggio vado prima in un internet café a scrivere qualcosa, leggere la mail e post-produrre foto, ed in seguito incontro Nachos con la quale faccio un giro trottorellante per la città mentre cerco di sviluppare il tema del réportage fotografico per la POP-EYE Ethno-Visual Association. Dopo ore passate a gironzolare, mi concedo un “Sunday de Morango” a 4 reales promettendomi di non mangiare più nulla fino al giorno successivo. Saliti al Germano's Kingdom, incontriamo anche Gabriela e David con i quali beviamo un incredibile caffè colombiano che riequilibra il forte consumo del pessimo nero amaro gaucho.
     Dopo essere stati costretti a parlare in una cucina piccola e puzzolente, assediati dagli attacchi del piccolo cucciolo bianco scagazzante in giro per la casa, facciamo un giro al supermarket per comprare 4 rotoli di carta igienica ed un pacchetto di patatine dirigendoci poi a casa di Rodgson -che rimane perplesso dagli acquisti-. Dopo aver visionato in TV canali italiani, americani, brasiliani e forse indiani, prendiamo una birra alla solita Choperia Allemana per salutare Roberto che tornerà a Lima qualche giorno. Infine, corro verso un “Carlos Gomes” in partenza dalla stazione dei bus tornando a casa verso mezzanotte. Dopo essermi intrufolato attraverso il garage protetto dal “feroce” ridicolo cane da guardia coccoloso, scrivo un paio di righe e do la buona notte ad Isabella precipitatasi a chiedermi se avessi fame, tirando fuori dal frigo ogni ben di Dio. Che meraviglia!

#Dopo svariati click per la cittadina, Nachos mi regalò questo foto. Thanks!#


Miguel in compagnia del feroce Gran Can messo a protezione del principato di Camobi



Photo by Miguel Pascal (eccetto #)


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