5 maggio, Day 21. La "churrascosa" domenica di Camobi.

      Ci si alza verso le 11a.m. per andare verso la mia casa di Camobi dove consumeremo un pranzo a base di carne, carne ed ancora carne, ovvero il caro vecchio Churrasco alla brasileira. Il clima familiare creato da Claudio ed Isabella è come sempre eccezionale, come la quantità di bovino e suino messa a cuocere lentamente sopra i carboni ardenti posti nell'apposito spazio adibito della tavernetta. Come potrà non mancarmi una tale deliziosa attività ricreativa e degustativa di fine settimana, una volta tornato nel Bel Paese Galbani? Pieni come uova cerchiamo un bicchier d'acqua (non è cosa solita bere H2O a tavola, bensì bibite o succo d'uva casereccio) e gustiamo in gran finale anche il dolce, una zucca caramellata che è la fine del mondo. Germano scappa a fare un sonnellino, io cerco di tenere duro con l'aiuto del nero amaro café gaucho per preparare le lezioni che domani terrò alla Cicero Barreto su social media, web searching, self-promoting e terzo settore, creando qualche ponte per parlare di giornalismo con il mio collega campano e forse qualche futura collaborazione con l'Università Federale di Santa Maria (si spera nell'aiuto dell'“antropofaga” qui conosciuta sul campo). Dopo una nethnography sull'argomento e qualche foto col cane in giardino -super compagno di studio e vincitore del premio animale più pigro di Santa Maria-, verso le 5 del pomeriggio Isabella rispunta con una sua nipote in visita a Camobi ed in compagnia di una casseruola ove, fumante e profumata, svetta in magnificenza una crostata dalla marmellata “tropicale”.
      Imposto un articolo sulla Saudade raccogliendo informazioni e testimonianze dalla mia famiglia ospitante e pensando inoltre ad una piccola etnografia monografica sull'argomento. Tanto fascino e dolore per la mancanza di qualcosa, le solite noiose palle di cannone di una vita da digerire diluite nell'arco di anni. La sera, dopo aver fatto l'ennesima cena a dir poco “ricca”, torniamo in centro città dove lavoro ancora un po' su scritti e fotografie addormentandomi come un sasso alle 10 p.m. mentre la nostra mascotte gironzola attorno al materasso gettato a terra. Ascolto, indovinate un po', “Chulahoma” dei Black Keys al massimo volume...”Please don't leave me baby right now [...]”. Sigh.

Sunday Afternoon. Workin' on new Projects


Reflex-ction (s) about Future in Brazzzil


Photo by Miguel Pascal

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