Dopo essermi gettato a terra a dormire sul materasso con/come la
nostra nuova piccola mascotte dal pelo bianco, mi risveglio pronto ad
impacchettare le mie cose e tornare nella mia casetta di Camobi.
Prendo il bus e mi appiccico allo scomodo sedile del bus ascoltando un “Best
of” di Bob Marley che mi fa tornare in mente gli amici Rastafariani
di Kigali ed il rituale del chapati special.
Pranzo in famiglia con successivo aiuto in qualche piccola faccenda
domestica per sdebitarmi -seppur solo simbolicamente- del grande
appoggio e dell'alta qualità di vita qui offertami, a cui segue un
sonnellino pomeridiano ricordando il tempo dei The Marine Band ed una
scrittura bloggeristica nel magnifico giardinetto dietro casa di
Isabella y Claudio. Godendo della fantastica visione del tramonto sud
brasileiro in compagnia del
cuccioloso cane di Camobi sotto i miei piedi (terza mascotte
ufficiale), mi domando se anch'io a settant'anni potrò godere di
questa pace, tranquillità e modello di vita ben temperato.
In serata arriva il padrone di casa
che mi propone di andare a comprare un magnifico 400 grammi di
pastelão ripieno di carne, mais, verdure, formaggio e tutto quello
che vi venga in mente di mettere in una pasta fritta grossa come un calzone (davvero fantastico). Torno in centro città dopo cena
ascoltando per l'ennesima volta “Meet me in the City”, la mia
recente forma di Saudade
che sembra ripetere ossessivamente “lembrar-me, darling?” ed
incontro Germano, intento a caricare su youtube il secondo episodio
dell'epopea brasiliana. Sotto casa il collega di viaggio prende uno “xis” aspettando più di trenta minuti con i crampi allo stomaco per effetto della fame arretrata; poco dopo incontriamo Gian con il quale andiamo prima a prendere delle birre
gelate a 5 reales, poi recuperiamo Natalye sotto casa sua ed in seguito ci spostiamo a casa
di Fernanda dove le giovincelle gustano vodka Natasha mischiata a
succo d'uva (a mio avviso pessima; per questo ripiego sulla birra Polar e
nulla più). Si tratta del piccolo rituale pre-party, qui conosciuto
col nome di “concentra”
o anche “eschenta”,
ovvero: bere qualcosa prima della festa per ammortizzare gli elevati costi delle
bevande all'interno dei locali.
Dopo l'ennesimo evento
“pseudo-gran-galà-per-poche-migliaia-di-intimi”, un concerto
funk di Jean Paul -divertente, non male- ed uno studio antropologico
sul campo delle bizzarie del mondo femminile oltreoceano, prendiamo
un taxi con David e Mike che ci lascia direttamente sotto casa nostra
al prezzo di 12 reales diviso tra quattro persone (un euro scarso a testa). Molte
le riflessioni e le considerazioni che si potrebbero dare all'alba del numero di giorni qui passati, ma come recitato
maccheronicamente nel secondo episodio della nostra saga brasileira... : “Let's go beautiful boyzzz!”.
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#Pre-Masquerade# |
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