Dopo
essere tornato con il primo bus disponibile nelle terre del
principato di Camobi, aver mangiato velocemente qualcosa in cucina
salutando i miei cari “genitori” ospitanti, mi dedico alla
scrittura di qualche stralcio di articolo e alla progettazione del
mio futuro come un piccolo “Frate-Indovino” per quasi tutto il pomeriggio. Dopo una
lunga "mentale-faticata-sudoripara" da post-produzione fotografica, gli occhi rossi e la gobba da sedia scomoda, in tarda
serata torno in centro città. Qui incontro Hendrick, la sua
ragazza, Andrès ed alcuni amici brasiliani con i quali beviamo la
bellezza di 12 Polar perdendo gradualmente ma felicemente la lucidità
ai tavolini del Jackye Lanches. La serata procede con una smitragliata indie-rock ingresso prezzo fisso (10
reales) e musica che
finalmente si può definire tale (ne ho abbastanza della disco di queste ultime settimane!). L'
"italiano in Brasile" è una figura
ben vista, quasi "mitologicamente positiva", molto ricercata forse per le/i numerosi giovani con radici che affondano nel
nostro Bel Paese Galbani. Oltre la crisi economica, ci sono anche questi piccoli bei
momenti di gloria per noi “poveri italiani” in giro per il mondo.
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#Miguel @ Estaçao do Vento# |
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#Gli amici del quartiere @ Plaza de Bombeiros# |
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