10 maggio, Day 26. L'amore al tempo di Google Translator [qualcosa è andato perso, ma siamo (in) un fiume in piena]

              Dopo aver fatto una piccola colazione a base di caffè e latte parzialmente scremato, segue un "pranzo-davvero-sano" con riso integrale, fagioli, pesce cotto al forno: nulla a che vedere con il junk food brasileiro che potete trovare per le strade della città.
         Faticosamente cerchiamo un passaggio per arrivare alla UFSM, il campus dove parleremo con Catarina per organizzare un seminario all'università. Un agricoltore con un vecchio Volkswagen ci carica gentilmente portandoci dritto all'interno dell'enorme struttura dove, dopo un paio di indicazioni chieste qua e là, faccio mente locale per ricordare la giusta locazione. Ci dirigiamo dunque all'edificio 74 dove abbiamo appuntamento nel settore dedicato alle scienze sociali, in particolare la cara vecchia "antropofagia". Parliamo ed organizziamo i prossimi impegni, prendiamo fiato bevendo un amarissimo café gaucho ed infine torniamo verso la stazione dei bus dove raccattiamo, grazie alla mia faccia tosta, un passaggio verso Camobi di un gentile coetaneo ingegnere proveniente da fuori città. 
             Ritornato a casa, mi dedico alla scrittura di mail, frammenti di articolo e post-produzioni fotografiche sul divano del principato cercando poi un altro bus diretto verso il centro. Con fatica raggiungiamo casa di Luciana (il nuovo Germano's Kingdom) prendendo un taxi pagato qualche spicciolo di reales a testa; mi dedico ad una ricca cena causata dalla fame e dalla mancanza di forze -sono imbottito di paracetamolo e medicinali contro la grippe- mentre Germano sfata il mito riguardante noi europei come “non soliti all'utilizzo della doccia” (Nachos dixit).
             Un altro taxi e via, diretti al Moto Garage, dove incontreremo una classe di studenti impegnati in una sorta di talent show (che poco ha di entrambe le parole) con a seguire un fantastico gruppo southern rock-blues-country che mi quasi piangere quando intona le prima note di “Heart of Gold”. Incontriamo e parliamo con molta gente, finalmente in inglese, finalmente intelligibili dal 90% delle persone presenti senza il solito non-esperanto mixage tra portoghese, finto spagnolo ed italiano totally random. Cosa molto curiosa, questa comunicazione funziona quasi sempre. Fiumi di birra Polar, chiacchiere sulle origini italiane di mezza Santa Maria, l'amore ai tempi di Google Translator, gelosie e fughe in preda ai fumi etilici, amici da soccorrere e la ricerca di un posto dove dormire, “la bionda colpisce ancora” contro “le brune sempre migliori”, e così via, fino a quando le ore si fanno piccole e le grandi speranze tornano a galla. Qualcosa è andato perso, ma siamo (in) un fiume in piena.

Per la strada s'incontrano strane facce


#Miguel @ the Recycle Association in Santa Maria, Rio Grande do Sul, Brazzzil#


Nachos, expert in recycling, with her two new friends



Photo by Miguel Pascal (eccetto #)

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