Una giornata di lunga post-produzione video-fotografica dopo una
nottata con ben poche ore di sonno. Un materasso gettato a terra può
divenire un luogo di lavoro non comodo ma di certo stravagante
accompagnato dai cari vecchi Black Keys che, come al solito, mi
distraggono i neuroni portandomi a spasso sulla familiare in
copertina dell'album “El camino”. Si pranza nell'unico posto
aperto durante la domenica che scopriamo essere estremamente
conveniente per le nostre tasche: 10 reales per la soluzione
“free”, ovvero un piatto completo con carne e contorni in libera
quantità. Dopo un pomeriggio tranquillo cullati da una pioggerellina
leggera ma incessante, ci si concede un panino piuttosto buono ma
costosetto al “Miau”, locale ben conosciuto della città in
compagnia di Natalye, esausta per la due giorni di conferenze AIESEC.
Pezzetti di pollo accompagnati da una strana salsa vegetale e
patatine fritte grosse come un capello: ecco la specialità servita
su un vassoietto di plastica. Più tardi, la delegazione italiana e
peruviana accompagnano la fanciulla alla sua dimora dandole una mano
con i bagagli nonché trasportando per lei un improbabile cuscino
utilizzato alla conferenza.
Infine, il ritorno nel mio piccolo regno a Camobi con l'ultimo bus
della notte. Quando apro delicatamente la porta del garage saluto il
finto cane da guardia dolce e coccolone per poi rileggere ancora
qualcosa sulla lezione che dovrò tenere domani alla Cicero Barreto.
Tema: “Il terzo settore”.
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Dedicato alla grande difficoltà di Germano di ritrovarsi a vivere sopra un "Sex Shop" brasileiro. |
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