Mentre mi muovo verso il centro sul solito bus in direzione “Carlos Gomez”, ammiro il favoloso tramonto brasileiro del Rio Grande do Sul. L'astro par essere una palla di fuoco schiacciata
sulla mazza da baseball dell'orizzonte che attende di vedere cosa
diavolo succederà nel prossimo futuro, gridando: "staremo a vedere, stronzi!".
Riuscirò
a trovare questa fantomatica camicia bianca da Blues Brothers della domenica alcolica? La riposta è no. Ripiego su
una soluzione alternativa, ovvero una camicia di Roberto che è sì bianca, ma piena di righe
nere. Tutto ok, si parte con il taxi per il Caipirinha Party alla festa brasileira. Sull'autovettura i taxisti riconoscono a fatica un Blues Brother, un cowboy
mezzo gaucho, Justin Bieber (sciarpa e maglietta bianca),
Frodo de “Il Signore degli anelli”, Roberto come sé stesso ma in versione "maglietta blu". Arrivati al centro conferenze AIESEC siamo oramai in chiusura di giornata, si sbrodolano gli ultimi balletti con reminescenze
parrocchiali con gran finale a sorpresa: l'introduzione di un simpatico blasfemo prete -con tanto di abito talare- officiante religioso del rituale della "caipirinha". Una piccola suonata con la prima chitarra che trovo dopo due
settimane di Brasile, la voglia di esprimersi attraverso suoni e parole, la fuga verso la tanto attesa e meritata festaccia d'inizio lavori, la luna che fa capolino in modo sarcastico con il suo faccione stagliato nel cielo.
Più
tardi ci si sposta al Gas Station,
un piccolo chioscho in legno situato fuori città nei pressi di una stazione
di servizio ed un boschetto difeso da grossi cani da guardia. La
festa in maschera con tema personaggi di Hollywood è ovviamente
basata sul consumo alcolico, giochetti tipo “obbligo, verità,
penitenza”, musica pompata per la gioia dei camionisti fermi
nell'aria di sosta a riposare. Dopo un simpatico gioco alcolico “alla botta” -per rallegrare gli animi ed i fegati-
arriva un grosso bus carico di AIESECers, le luci si fanno basse ed
il volume più alto, si parla del più e del meno con chiunque capiti
a due passi, l'Italia porta alta la sua bandiera rientrando in
taxi verso i propri reami e/o ranch e/o lettini per gatti e/o sporco
economico appartamento di Chicago ad ore molto piccole, quando la
città dona una bellissima vista dal terrazino della casa centrale e
la luna piena comincia a decrescere. Ci si domanda: "Perché la nostra
nazione sta sprofondando?". Forse dovrebbe venire a farsi una vacanza
da queste parti...trasferire la nostra penisola in sud America?
Potrebbe essere una soluzione, non meno assurda di tante
altre.
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Miguel rememberin' The Blues Brothers time. |
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Party @ Santa Maria, Rio Grande do Sul, Brazil.
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