26 aprile, Day 12. Natasha con Fanta y mascotte ancora troppo magre.

    Sveglia sul materasso gettato a terra con il piccolo gattino nostra mascotte che mi fissa con uno sguardo tra “sto per morire” e “sono già morto”. La lunga post-produzione fotografica ed il lavoro al blog per racchiudere le grandi memorie brasileire nello scrigno blogger. Con Germano si pranza alla tavola calda con piatto a peso da 30 reales il kg. per poi recarci al L.C. dove vanno tutti avanti ed indietro preparandosi per la famosa festa di domani, evento nazionale per l'AIESEC brasileiro. Un giretto per il centro città con Veronica e Sabrina in cerca di un vestito che sappia di carnevale ed un caffè nero che diventa un birra Polar alle 5 del pomeriggio. A seguire visita all'università UFSM dove seguo un pezzo di lezione di finanza e marketing con Naty per essere sicuro che questa disciplina non fa per me nemmeno dall'altra parte dell'oceano. Si torna in centro città dove incontriamo Germano e tutta la comunità internazionale con la quale beviamo vodka Natasha unita a Fanta in bicchieri di plasticaccia nel centrale parco cittadino. In seguito ci si reca in un posto molto ballerino con il peggio del meglio della cittadinanza brasiliana. Un'altra Polar e poi l'attesa di un nuovo giorno che si prospetta nel sud del mondo, quando un caffè nero offerto in tazza grande ti fa pensare a quanto può essere strano lo sviluppo degli eventi e come poco si possa fare, spesso, per controllarlo. Insegnanti di inglesantropolitalianologia, sometimes, hanno vita dura -ma non troppo in Brasile-.
    Con una mitragliata di suoni dall'album “Attack and Release” nelle orecchie sono pronto per ritrovare la via di casa e cominciare a lavorare alle puntate bloggeristiche con un nuovo centro messo a segno al bersaglio del destino.

Croce di Sant'Andrea @ la vecchia stazione ferroviaria di Camobi.


Reflex-ction(s) in Brazzzil.

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