18 aprile, Day 4. Lo sbarco italiano a Cicero Barreto e l'amaro doloroso bacio danzante.

      Sveglia alle sette. La padrona di casa bussa alla mia porta serrata contro i disturbatori del sonno profondo. Vorrei dormire ancora mezza giornata per tornare in quadra prima di fare lezione alla scuola pubblica “Cicero” con ragazzi di diverse classi, età e provenienza, ma devo alzarmi obbligatoriamente con le cannonate. Con Germano ed il traduttore Douglas faccio una breve presentazione della mia prossima attività di insegnante accompagnato da alcune foto sulle città, il cibo, la politica e gli stereotipi riguardanti la nostra cara penisola. Nota di colore, aizziamo subito una nube di groupies dall'età piuttosto ridotta ma molto simpatiche che ci circonda in pochi minuti. A seguire un incontro con tutti gli insegnanti della scuola, una pausa alla mensa dove beviamo uno yogurt alla fragola offerto dal governo brasiliano (che in seguito scopriremo essere l'unico pasto per molti di questi ragazzi), partecipiamo a discussioni sugli scioperi già attuati e che verranno riproposti nel prossimo futuro per protestare contro gli stipendi molto bassi del corpo insegnanti. Non solo lati folkloristici ma anche storie di vita personali e difficoltà quotidiane che cercheremo di sviluppare ed affrontare con interviste e fotografie nei prossimi giorni, rendendo il réportage interessante ma anche ricco di contenuti legati al sociale.
     Torniamo alla sede AIESEC per riposarci qualche minuto. Io continuo a scrivere righe per il blog, editare qualche foto, attendere i nostri traduttori prima di partire per Quarta Colonia (residenza di numerosi immigrati dal nord est Italia non lontano da Santa Maria). Pochi minuti dopo abbiamo la notizia che la nostra gita a Quarta Colonia è saltata improvvisamente per indisponibilità di uno dei nostri accompagnatori. Organizziamo di fare interviste ai “nativi” indios che vivono in città nei prossimi giorni nonché un réportage sulla tragedia della discoteca “Kiss” avvenuta soli due mesi fa. Con Natalye facciamo una prima breve intervista introduttiva sulle dinamiche dell'incidente, un réportage sui “luoghi della memoria” (ovvero ciò che rimane dell'ingresso della discoteca), riflessioni sulle conseguenze e sulla rielaborazione del trauma nella vita quotidiana dei cittadini di Santa Maria.
    Ritorniamo al centro locale, lavoriamo sul materiale raccolto ed andiamo a fare la spesa accompagnati da Maria Isabella (già incontrata al Global Village tra i banchetti espositivi) per la cena da offrire questa sera alla coppia che mi ospiterà in queste settimane brasiliane. In menù, spaghetti Barilla con pesto e gorgonzola. Dopo essermi fatto fare disegnini sulla mano come un bimbetto delle elementari annoiato in compagnia dei membri locali AIESEC, continuo a scrivere le memorie del Rio Grande do Sul per combattere la saudade che mi assale a tradimento e senza ragione. Dopo aver aspettato Godot un'ora o più, ci dirigiamo verso casa di Germano dove incontriamo altri 4 nostri amici con cui sogniamo finalmente di mangiare questa famosa pasta. Peccato però che siano già le 23 e, dopo aver sbagliato strada chiamando 5 volte i miei ospitanti in portoghese, si decide di rimandare la tradizionale spaghettata ad un'altra volta.
     Io rimango nel piccolo regno formato famiglia dove i nonni d'origine italiana nonché gaucho mi coccolano come non mai offrendomi ogni genere di specialità alimentare chicchierando sulla loro famiglia, le attività lavorative passate e la festa di domani sera del loro primo figlio a “Quarta Colonia”. Da quest'ultimo punto scopro una sorta di grande fenomeno antropologico, ovvero una comunità ruotante attorno un fantomatico personaggio di nome Antonio Meneghetti, immischiato in attività tra il poco lecito ed il misterioso con tanto di facoltà di “ontopsicologia” -da quanto riferitomi-. Pancia piena, doccia extra-lusso e letto confortevole, scrittura delle ultime righe bloggeristiche e ira incondizionata verso il destino...«Chissà chi sa chi sei, chissà che sarà. Chissà che sarà di noi. Lo scopriremo solo vivendo» (thanks Lucio). Buona notte al sonatore.



                                           Germano e Miguel @ Cicero Barreto.


 #Miguel e la sua prima aula alla Cicero Barreto#


 Germano e Miguel con i ragazzi della scuola Cicero Barreto.


 Germano e Natalye parlano della tragedia alla discoteca Kiss.


                                            Statua vivente nel centro città di Santa Maria.                            


Fotoréportage by Miguel Pascal (eccetto #).

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