Sveglia alle 10 e
30 del mattino con colazione non possibile causa tarda ora (e chiusura del buffet dell'ostello). Affamato, mi
concedo tuttavia solo un caffè preso di straforo dalla cucina con aggiunta di un goccio di
latte freddo e scappo nella fresca mattina di Rio. Con un occhio aperto e
l'altro chiuso organizzo la gita alla piccola città di Niteroi ed al museo
d'arte contemporanea brasiliana a forma di ufo-fungo nonché al campus
universitario di questa cittadina conosciuta nei pressi di Rio de Janeiro. Per arrivarci, prendiamo il
bus 413 verso Plaça XV, Mir Gulao, per 2,75 R$ di biglietto del bus e 4,80 R$
di barca per attraversare lo stretto tra le dua parti del golfo della città. La
traversata dura circa venti minuti ed è molto bella, divisa tra lo skyline della città, il grande ponte che taglia le
acque del golfo e le barche in direzione opposta che, come palle di un flipper, passano ogni venti minuti senza sosta da una riva all'altra riva.
All'arrivo
incontriamo Luisa con la quale ci dirigiamo verso il museo di arte
contemporanea che in questi giorni ospita una mostra fotografica minimalista e
pseudo-simbolica che rischia spesso d'essere solo un'omaggio alla
sovraesposizione e al fuori fuoco -opinione personale, ovviamente- ma bilanciata da alcune pareti molto interessanti sulla vita nelle favelas. Un giretto
per la bella struttura a pianta circolare, poi un salto ad osservare su un bel
ponte colorato da numerosi graffiti le acrobazie di alcuni giovani
surfisti in un mare decisamente sporco, molto mosso e posto tra due grandi
massi nel golfo di Rio che cavalcano le onde su delle tavolette di plastica che
poco hanno a che vedere con un “Mercoledì da Leoni”.
Un piccolo
passaggio al campus universitario, ed in seguito si fa ritorno alla stazione
centrale con tanto di churros y crema de leche per placare la fame a
soli 2 reales il pezzo. Unico problema, la grande nausea da troppo
zucchero che vi può assalire al secondo morso della pasta fritta, rotolata
nello zucchero di canna e riempita da una crema caramellosa che, credo,
contenga circa 10 mia calorie a goccia. Con il nauseabondo ma infattibile
desiderio di placare la nostra fame ci dirigiamo alla grande barca che ci
riporterà nuovamente a Rio. Altri venti minuti scarsi di traversata, poi
un altro bus, la discesa imprecante alla fermata sbagliata ed infine il ritorno stanchi
morti al nostro ostello.
Ma io non mi
rassegno. Dopo un'ora di sonno, una doccia veloce ed un piatto di spaghetti
alla cantonese/orientale in un vicino negozietto (da una partenza
da “pollo allo spiedo per cena” si ripiega per "necessità estrema di sud-est
mondiale"), prendo il bus numero 740D direzione Niteroi per bere una birra
prima di partire con la nostra Aisecer Carioca di fiducia ed alcuni suoi amici
dell'università.
Compio un percorso
di 50 minuti di ônibus godendo letteralmente della bellezza di Rio in
versione notturna con le luci dello skyline viste dal lungo ponte che taglia il
golfo prossimo la città ed il grande porto mercantile con i cargo, i
numerosissimi container, le grandi navi passeggeri ed i traghetti fermi nell'acqua
con gli enormi fari accessi a poppa e a prua.
Festa
pseudo-Erasmus d'oltreoceano con una perenne, normale pioggerellina che incornicia il mistero del "Pastelão sconosciuto”
farcito con banana e formaggio fuso, 2 Polar in bottiglia ed un cameriere degno
di un impaziente Charlie Chaplin indaffarato. Quando la pioggia comincia a
crescere entriamo nel locale, facciamo ancora due parole e poi di nuovo tutti
fuori per resistere al grande caldo umido brasileiro.
Una “passeggiata”
per alcune strade davvero poco raccomandabili di Niteroi e l'ospitalità
dall'altra parte di Rio per evitare di tornare, dopo un'ora di attesa, con lo
stesso bus ed un'altra ora di viaggio notturna. Che fatica! Tra piccoli paperi,
piccoli leoni e lo charme italiano che non mente mai -a parer dei
brasiliani più voraci-, le ore si fanno piccole ed i giorni rimanenti sempre
minori.
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Miguel, Luisa y Germano @ MAC de Niteroi |
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The Niterói Contemporary Art Museum (Museu de Arte Contemporânea de Niterói — MAC) is situated in the city of Niterói, Rio de Janeiro, Brazil |
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Miguel y Luisa @ Niteroi |
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