Sketches from my Sweetheart, Chapter Colombia, 1

Incipit: cosa ci fanno i ritratti di Dante Alighieri y Valentino in un centro commerciale colombiano? Questo e molto altro tradotto in sarcasmo...

#1 - Una caravella su 4 ruote, 50 posti in partenza da Bogotá verso Medellin. Illuminata dai lampi e bagnata dalla pioggia incessante nella più totale oscurità (non vi sono lampioni stradali e le auto incrociate sono poche), il bus Transportes Rapido Tolima salpa alla volta del "norte". Guida spericolata a rischio rigurgito su e giù per tornanti e curve ad 'U', come di tradizione dei migliori rally sudamericani. Nell'unica pausa 'on the road' tento di sfidare la sorte e gustare un classico 'arepas (tortilla di mais alla brace) con quézo', gentilmente preparato ad hoc da una signorona al bordo della carreggiata adiacente il parcheggio dei bus. Nota di colore: finito il formaggio, ordina alla sua aiutante di recuperarne direttamente a casa sua...la SUA attività deve pur andare avanti! Questo gesto ad alta professionalità mi costa caro: 3000cop, assai sopra la media colombiana...spero almeno rimarrà nel mio stomaco con l'unica aspettativa di dormire almeno un paio d'ore sulle (nove) di viaggio previste in totale. La pioggia battente non lascia tregua, tanto che comincia a filtrare acqua da un portellone posto sul tetto della 'caravella'. Gli autisti parcheggiano sotto una tettoia, salgono sul bus e cercano di 'mettere una pezza' con dello scotch, un mezzo asciugamano strappato e un sacco nero. Un autista/neo-idraulico rimane sul tetto, ma il collega fa ripartire il bus: disperato, comincia a battere sulla carrozzeria. Finalmente, scende giù dal tetto saltando su un telone di un camion stazionato zuppo come un pulcino ed in cerca di un asciugamano. Parla uno spagnolo lesto, confuso, balbettante: non serve grande intuito per capire che è incazzato come una bestia. In breve tempo si riparte nell'oscurità più totale rischiarata solo da un paio di cellulari, mentre l'acqua continua a filtrare ed i passeggeri fischiano per protestare. Impagabile, ridicola scenetta di mala-manutenzione colombiana. Niente da fare: il bus procede senza pietà a destinazione. Dopo dodici ore appare un tappeto di luci spalmate su una collina, una sorta di presepe vivente in grande scala, come immobili lucciole sospese nell'aria alle quattro del mattino: è l'arrivo, sani e salvi, a Medellin.

#2- Come non notare lo stridore delle decine di bancarelle che vendono chili di copie piratate di "porn y softporn peliculas" di fianco la seconda cattedrale più importante di Medellin? «That's so America Ladina!», mi sussurra un'amica locale che rivedo dopo un paio d'anni. «Yes, it is», l'unica risposta possibile.

#3 - Dialogo surreale sfogliando un catalogo del mio amato fotografo Elliott Erwitt allo "Zorba Café": breve riepilogo storico sulle guerre d'indipendenza italiane con una parentesi su Anita Garibaldi nonché "l'eroe dei due mondi": «spiacente, l'unico carismatico Garibaldi che conosciamo qui è un Mariachi!», rispondono in coro da Medellin. Alla faccia del nostro povero Giuseppe con la giubba rossa!

#4 - In un centro commerciale di Medellin ci s'imbatte in un fantasmagorico tributo al nostro "Bel Paese Galbani". Si tratta di: un'installazione di un paesaggio veneziano con gondola e cartonato di gondoliere in cui inserire il proprio muso, ovvia possibilità di scattarsi una foto; ritratti di Miguel Ángel, Dante Alighieri e...Valentino! (perché il terzo incomodo?!?) Résumé: apoteosi del kitsch farcito da tricolori con colori inversi, un tuffo anomalo nella cultura italiana da un punto di vista colombiano.

#5 - How to find a very cheap hostel in Medellin? kr48b n10 sur 08, Barrio Aguacatala: "Waypoint Hostel". Posto letto e piscina dall'acqua gelida con tintarella di luna decrescente: solo 5 euro a notte. Big Deal!



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